Roberto

Uomo

53 anni

Gent.mo Dott. Zaninetta bentrovato, approfitto della sua disponibilità per porLe un problema che mi TORMENTA; come Le dicevo sono stato operato di “Adenomectomia prostatica endoscopica trans-uretrale con laser ad Holmio 120 w (holep) “ per ostruzione cervico uretrale secondaria ad ipertrofia prostatica, da pochissimo solo nove giorni. Ho scelto questo metodo-diciamo più veloce- in quanto il mio Urologo di fiducia avrebbe fatto una TURP con il metodo classico. Il punto è questo: l’urologo di fiducia, quindi non quello che mi ha operato, dopo aver fatto l’ecografia prostatica transrettale, ha stilato il seguente referto: “Ghiandola prostatica lievemente aumentata di volume rispetto alla norma (volume ml. 29 ) ma stabile rispetto al controllo precedente, piccolo adenoma periuretrale, cisti dell’utricolo. Regolare la porzione periferica in assenza di lesioni ipoecogene. Necessaria Urinoflussimetria (che non è andata bene anche se RPM =0 ( Q MAX : 17ml/s) e probabile necessità di incisione del collo vescicale e Turp, in pratica a voce mi ha detto “facciamo l’incisione e visto che ci siamo riduciamo la prostata in modo che tra 7-10 anni tu non debba andare di nuovo sotto i ferri, l’intervento è da fare abbastanza presto in quanto la vescica si è un po ispessita.” Sono consapevole che sono passati solo nove giorni dall’intervento ma non mi sembra di avere un getto potentissimo certe volte urino come prima dell’operazione, quindi leggendo la lettera di dimissione dall’ospedale ““Adenomectomia prostatica endoscopica trans-uretrale con laser ad Holmio 120 w (holep) “ per ostruzione cervico uretrale secondaria ad ipertrofia prostatica” non leggo incisione del collo vescicale, forse visto che hanno asportato tutta la prostata l’incisione non era necessaria? Il chirurgo lo avrebbe visto durante l’operazione se sarebbe stato necessario effettuare questa incisione? Non vorrei sottopormi di nuovo a questo calvario. La prego di volermi dare un suo parere e mi scusi se sono stato prolisso ma era necessario per farLe capire tutta la situazione. La ringrazio immensamente e La saluto con stima e affetto.

Come detto altro volte, le tecniche endoscopiche per la rimozione dell’adenoma prostatico sono varie. La TURP rimane, secondo le linee guida europee il rifermemto di tale tecniche. Oggigiorno si tende a scegliere la tecnica piuttosto che l’operatore. Questo è un errore. Non si deve scegliere la tecnica ma, fidarsi di chi ti opera (esperienza, buon “passaparola” dei pz. già operati, empatia). E’ l’operatore che hai scelto che consiglierà la tecnica a lui più congeniale per ottenere il risultato, che è l’unica cosa che conta. Come noto, non sono le dimensioni della prostata che indicano l’intervento, ma i sintomi, il residuo pm etc. Spesso le prostate piccole sono quelle che ostruiscono di più perchè crescono dentro il canale uretrale. La Turp o l’adenomectomia laser, oltre l’adenoma, rimuovono anche il collo vescicale. Quindi nel suo caso è stato fatto un intervento più “completo”, anche se in alcuni casi, l’incisione del collo vescicale risolve il problema. E’ passato troppo poco tempo per poter dare un giudizio sui risultati. La saluto. GZ