Fabrizio

Uomo

61 anni

Buongiorno Dottore, cortesemente volevo sapere se il mittoval ( alfuzosina) può ritardare la scoperta di una neoformazione maligna della prostata essendo in terapia per ipb. Ho letto su una rivista che prima di assumere questo farmaco bisognerebbe escludere forme maligne. Chiedo un Suo riscontro in merito grazie. Fabrizio

Buongiorno. Domanda interessante la sua perchè ricorre spesso in chi assume farmaci per IPB, anche grazie a formulazioni ambigue di frasi contenue nei “bugiardini”. Gli alfa-litici (alfuzosina etc) non alterano il PSA e quindi non “nascondono” potenziali forme maligne. Ci si riferisce invece agli inibitori di un enzima che si chiama 5alfa-riduttasi (finasteride e dutasteride). Questi farmaci abbassano il PSA e quindi alterarano un marcatore prostatico importante(ricordo che il PSA è un marcatore di “alterazioni” in generale della prostata e quindi non è solo un marcatore tumorale. Rimane comunque un ausilio molto importante). Ci sono comunque metodi efficaci per calcolarne il reale valore in chi assume tali farmaci e quindi ciò non rappresenta un problema. C’è anche scritto nel “bugiardino” che finasteride e dutasteride possono aumentare l’incidenza di tumore prostatico. In realtà non è così. Anzi. Prevengono il 25% delle forme meno aggressive. Rimangono quindi le forme più aggressive che sembrano in maggior numero (viste che abbiamo tolto le meno aggresive). Faccio l’esempio di un campo di funghi: se noi raccogliamo quelli piccoli, rimangono solo i grossi. Quindi non è corretto dire che in quel campo nascono solo funghi grossi perchè in realtà i piccoli sono già stati tolti. Prima di intraprendere qualunque terapia per IPB va comunque esclusa ragionevolmente la presenza di un tumore (la medicina non è scienza esatta come sappiamo), sia che si assuma alfa-litico che inibitore 5alfa-riduttasi. Saluti